Invisibili sono le vittime del cambiamento climatico. Invisibili perché la loro sofferenza e la loro scomparsa difficilmente sono riconosciute sotto questa causa. Una causa che ancora non si accetta del tutto.
Un’espressione che si teme quando viene affermata in certe dichiarazioni.
Tanta rabbia viene provata per questa difficile eredità che a noi giovani, alle minoranze e popolazioni, specialmente nel Sud del mondo, spetta gestire e subire – più di tutte le precedenti generazioni.
Un posto in cui tornare nasce da questa sensazione di rabbia che si tramuta in voglia di agire.
Agire pensando a chi è nato o si è ritrovato nel luogo sbagliato, al momento sbagliato: in mezzo a un’alluvione o a un uragano, in una regione povera in cui grava la siccità, in cui si fa la guerra per l’accesso all’acqua e alla terra, in un’epoca sempre più calda e afosa (nel 2022 sono stati 15 000 i morti in Europa, 5 635 decessi in più in Italia rispetto alla media 2015-19, a causa delle temperature estreme)
e chi si trovava sotto un imponente, ma instabile ghiacciaio di una montagna stremata, in cerca del nostro aiuto.
D’ora in poi, queste persone invisibili potranno godere di un riconoscimento: ogni 15 luglio verranno infatti ricordate tutte le vittime del cambiamento climatico.
Questa rimembranza è stata annunciata il 13 luglio dal vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans, in apertura della riunione ministeriale sul Clima, a cui partecipano Unione Europea, Cina e Canada.
Una decisione che riguarda alcuni stati, ma che si pone di ricordare tutte le vittime del mondo.
Non possiamo che considerare questo un importante lodevole gesto, tuttavia come dichiarato da Timmermans “il mondo non può permettersi una Cop che identifica i problemi, ma fallisce nel proporre soluzioni”.
E per portare la voce di Nicholas Omonuk Okoit, 23enne Ugandese, non dimentichiamoci del grande privilegio che abbiamo nei nostri paesi democratici di levare le nostre voci e di mobilitarci contro ciò che riteniamo davvero ingiusto per le nostre vite e quella della Terra stessa.
Fonti articolo di “unpostoincuitornare”:
https://allafrica.com/stories/
www.eunews.it/2023/07/13/il-
www.salute.gov.it/portale/